L’acquisto spesso non basta, potremmo aver bisogno di altro, a volte altrettanto importante.
Il progetto è imprtantissimo. Vero che vendere e comperare casa è lo scopo delle due parti, chiamate a soddisfare, oltre ai propri bisogni e desideri, la specifica normativa come succintamente spiegato nelle specifiche pagine. Questo però potrebbe non essere sufficiente, per i motivi più vari.
Il primo esempio di quella che potremmo definire prestazione accessoria è la progettazione. Spesso si compera e poi si pensa a cosa fare della casa mentre sarebbe meglio invertire questo ordine e verificare prima se l’immobile può soddisfare quanto cerchiamo e quindi comportarsi di conseguenza. Dal punto di vista di chi vende il discorso non cambia molto: investire pochi denari per capire con un progetto di massima quali margini di trasformazione ha il fabbricato può rivelarsi assai utile in fase di proposta del bene.
Un altro è quello della sanatoria. Non c’è dubbio sul fatto che il bene ceduto debba essere legittimo ma se ci sono difformità non significa che la partita sia chiusa, molto -anche se non tutto- può essere sanato e diventare vendibile nella piena conformità edilizia. Vi sono spese per la redazione della documentazione tecnica ed oblazioni -più semplicemente sanzioni, quelle che chiamiamo comunemente multe- ma il tutto si ripaga con il risultato finale della corretta cessione della casa ed il relativo incasso.
Infine, impossibile non citare la consulenza. Molti degli argomenti con cui potremmo venire in contatto -o addirittura scontrarci- potrebbero caratterizzarsi per la complessità, richiedendo a chi volesse comportarsi in modo oculato il conforto dell’operato di uno specialista capace di suggerire la scelta da prendere. Si pensi -ad esempio- alle strutture portanti, come possiamo valutare l’effettivo valore di quanto stiamo per vendere/comperare -specie quando non tutto sembra a posto- se non coinvolgendo un esperto del ramo? Ed ovviamente lo stesso si può replicare per gli impianti, i diritti, le detrazioni fiscali e così via.
La legislazione vigente distingue varie tipologie di intervento, assoggettandole a diverse procedure, vediamole brevemente:
- La manutenzione ordinaria
- La manutenzione straordinaria
- Il consolidamento
- Il risanamento
- Il restauro
- La ristrutturazione
- L’ampliamento e la sopraelevazione
- La demolizione e ricostruzione
- La nuova costruzione
Diverso è invece ciò che possiamo fare nell’edificio da vendere o da comperare, operazioni che è opportuno affrontare prima del rogito. Questi alcuni dei più comuni temi su cui ragionare:
- Eliminare le barriere architettoniche
- Riqualificare energeticamente il fabbricato
- Integrare gli impianti tecnologici
- Migliorare la distribuzione dei vani
Se avete bisogno di un progetto, di una sanatoria, di una consulenza o solo di un consiglio potete contattarmi senza impegno, studieremo insieme la cosa migliore da fare e magari la faremo pure, qui sotto trovate i miei riferimenti.
Il mio lavoro non è quello dell’agenzia immobiliare e nemmeno del notaio, sono un professionista tecnico.
autore: Massimo Meneghin