La manutenzione aumenta la vita utile degli edifici, quella straordinaria ne migliora la fruibilità.
Si parla di manutenzione straordinaria quanto si interviene non solo sulle finiture ed impianti, nel qual caso si parla di manutenzione ordinaria, andando oltre, interessando perciò le strutture, non necessariamente quelle portanti, senza però modificare la natura dell’unità immobiliare. Si tratta perciò di un tipo di intervento meno frequente, dal punto di vista temporale, ma consistente, da quello dell’entità delle opere.
Il più classico degli esempi potrebbe essere costituito dalla diversa disposizione della tramezzatura -cioè i sottili muri interni non portanti- per ottenere una nuova distribuzione degli spazi interni, eventualmente pure con variazioni all’aspetto esteriore del fabbricato.
In questi casi, come vedremo in altra sede, è necessario procedere alla denuncia o segnalazione delle opere al comune potendo peraltro usufruire delle detrazioni fiscali per la cosiddetta “ristrutturazione“. In realtà si dovrebbe utilizzare questo termine quando si ha la modifica delle caratteristiche salienti dell’unità immobiliare ma dal punto di vista fiscale non vi è differenza.
Di certo se intervengo con una certa forza sull’edificio è senz’altro auspicabile che non solo uno ma tutti gli aspetti vengano considerati per cui il lavoro fianco a fianco di committenti e professionisti è particolarmente indicato per far si che si abbia la progettazione condivisa. Come si può, infatti e a puro titolo di esempio, considerare solo la distribuzione degli spazi e non gli impianti? E’ opportuno, infatti, avere una visione complessiva del lavoro da svolgere, non limitandosi ad analisi e realizzazioni parziali che non consentano modifiche successive. E’ più frequente di quel che si crede il caso di chi ricostruisce l’intero edificio pezzo per pezzo, in tempi diversi, non riuscendo a superare alcuno dei fortissimi limiti della preesistenza solo per non aver provato a pensare come sarebbe potuto essere l’edificio in futuro e realizzare ogni parte di funzione del risultato prefigurato.
autore: Massimo Meneghin