La certificazione energetica APE deve essere allegata ad ogni atto di cessione onerosa di abitazioni.
L’obbligo è sancito dalla legge, ad ogni trasferimento di diritti immobiliari mediante pagamento deve essere “obbligatoriamente” allegato l’ Attestato di Prestazione Energetica. Comunemente lo chiamiamo APE, degno erede dell’ ACE, che invece indicava l’ Attestato di Certificazione Energetica, entrambi parenti dell’ AQE, l’ Attestato di Qualificazione Energetica.
Il senso è chiaro quanto frainteso. L’obbligo per il venditore di comunicare ufficialmente quali le caratteristiche di consumo energetico dovrebbe mettere il compratore nelle condizioni di valutare la bontà di quanto in corso di acquisizione. Ovviamente si tratta del punto di vista energetico, in modo da poter considerare, insieme agi altri fattori, che cosa si sta per acquistare. Molte informazioni sono acquisibili sul sito di ENEA, ente deputato allo scopo di affrontare e diffondere le problematiche energetiche.
Bello, no? Questo dovrebbe spingere al miglioramento delle caratteristiche termiche degli immobili da usare (e vendere).Il motivo è che, a parità di posizione, dimensioni e quanto altro un edificio di classe più elevata è sicuramente migliore del fratello con voto peggiore.
Tale aspetto è comunque sottovalutato, anzi considerato un semplice adempimento da soddisfare al costo più basso possibile. Al risparmio del venditore, ovvio, e pressoché ignorato anche dal compratore, che non ne capisce l’importanza.
A difesa di entrambe le figure deve essere messo sul piatto come girino diverse “voci”. La prima su chi presenta un attestato di classe elevata, per il quale l’acquirente pensa “chissà se è vero o comprato?” Un’altra su chi fa l’opposto, quindi di classe molto bassa, ignorata allo stesso modo visto che “il certificatore avrà avuto paura di indicare una classe più alta”. Il tutto come se una semplice occhiata -la nostra- potesse fosse capace di dirimere la questione, evidentemente di ben poco conto e comunque alla nostra portata…
Ad ogni buon conto l’acquisizione dell’attestato è inderogabile: Due i modi che vanno per la maggiore. Il primo è l’acquisizione low-cost su internet, con i rischi del caso. Il secondo è far lavorare professionisti conosciuti e stimati, che chiedono di essere correttamente pagati per la propria opera.
Quale perciò acquisire? Ad ognuno il suo, come nella nota commedia, con i costi ed i rischi del caso. Non si deve considerare il nostro ruolo, se corrisponda a quello del venditore o al contrario a quello dell’acquirente. Se l’attestato non è palesemente contraffatto o redatto pressoché a caso questo può essere la base di partenza per un eventuale upgrade. Può avvenire sia prima che dopo l’acquisto per ottenere il salto di classe, tra l’altro premiato dalle detrazioni fiscali e dai risparmi conseguiti.
Se avete bisogno di una verifica, della redazione dell’APE o solo di un consiglio potete contattarci senza impegno, studieremo insieme la cosa migliore da fare e magari la faremo pure, qui sotto trovate i dati di contatto.
autore: Massimo Meneghin