L’offerta è cospicua, per non sprecarla, non resta che cercare casa “bene”!
Comperare presuppone l’attività di scelta e, nella stragrande maggioranza dei casi, di ricerca, per lo meno se vi sono delle alternative: qui e ora ci interessiamo del cercare casa.
Se trattiamo di case, beni immobili per definizione, la ricerca ci chiede di muoverci, al limite in modo virtuale, verso beni stabilmente infissi al suolo. Tutti (o quasi) diversi, lo sono perfino gli appartamenti nello stesso condominio, che pur se planimetricamente identici possono differenziarsi per orientamento ma anche per altezza (diverso il primo piano dal secondo, e questi dagli altri).
Aggiunto che si tratta di beni che normalmente impegnano in modo notevole le risorse dell’acquirente e che la maggior parte di noi è tutt’altro che nomade abbiamo un quadretto che ci mostra le compravendite come atti rari (pochissime persone comperano più di qualche immobile in tutto l’arco della vita) ed assai mediati (perchè gli importi in ballo sono rilevanti).
Ecco introdotta l’attività di ricerca della propria casa. Oggi assai diversa da quella di un tempo, anche di quello appena passato, se non altro per la notevole offerta che ci pone di fronte alla scelta tra un numero di opzioni enorme, pressoché tutte facilmente raggiungibili e tra le quali siamo chiamati a scegliere un solo “prodotto”, scartando tutte gli altri.
Non ci resta che trovare del tempo, molto, per cercare casa, girando, leggendo e navigano, impossibile, infatti, non considerare quanto meno:
- le agenzie immobiliari,
- la carta stampata,
- internet,
- le aste giudiziarie.
I più coraggiosi possono anche valutare pure di cercare casa tra le super-offerte.
Tutto questo non è tempo perso, è investimento per individuare la casa più adatta a noi e che, se ben scelta, ci restituirà -nel limite di ciò che possiamo concretamente permetterci- la migliore qualità dell’abitare. Dobbiamo perciò saper scegliere casa.
autore: Massimo Meneghin