Interrogativo storico meglio la casa tra i servizi del centro o tra la pace della periferia?
Altro massimo interrogativo su cui scervellarsi, ma anche litigare con chi vive o vivrà con noi, è legato alla posizione dell’abitazione casa da acquistare: casa in centro o casa in periferia?
La storia è in realtà sempre la stessa. Non ci sono solo il bianco ed il nero, e nemmeno devono essere aggiunti tutti i grigi, lucidi ed opachi, con tutte le finiture del caso. Ci sono anche i colori! In altri termini la risposta, ancora una volta è: dipende.
Razionalmente possiamo inanellare alcune questioni, mettere alcuni pesi su un piatto della bilancia ed altri su quello opposto, certi però che la razionalità non ci sarà troppo di aiuto. Tanto vale -perciò- non provare nemmeno ad inseguire il discriminante che ci fa da da grimaldello verso la soluzione ma prenderci tutte le libertà del caso e suggerire alcuni ragionamenti, monchi e non esaustivi. Per definizione.
La casa in centro è più ambita, gode della cosiddetta rendita di posizione, è vicina ai servizi, si trova in area generalmente più bella, ricca ed appetibile. L’insieme di questi fattori determina un prezzo più alto, il che peraltro non potrebbe non essere negativo per chi cerca zona “esclusiva“.
La periferia è il contrario di quanto sopra, aree via via più degradate quanto più ci allontaniamo dal centro, scarsi servizi, obbligo di uso del mezzo di trasporto per qualsiasi cosa, maggiore tranquillità, eccetera. Anche il prezzo ne risente, costi di acquisizione delle aree più bassi e minori richieste di fabbricati portano a prezzi inferiori.
Se però alcuni centri urbani si svuotano e vengono ri-occupati da persone meno abbienti, chiudono le attività commerciali ed i servizi, quelle che riaprono lo fanno nei centri commerciali, posti all’esterno delle periferie, il baricentro si sposta, ed i vecchi criteri non valgono più…
autore: Massimo Meneghin