Chi ben inizia… vale anche per il Condono edilizio!
Sanare eventuali abusi edilizi , anche con il Condono edilizio 2024, è un procedimento che ha una propria complessità. Nulla di impossibile ma la cosa non può e non deve essere sottovalutata.
Come sempre un buon inizio determina la qualità del risultato. Da dove è perciò opportuno cominciare?
La prima cosa da fare è sicuramente recuperare tutta la documentazione sul fabbricato. Generalmente chi ha costruito o ristrutturato dovrebbe aver conservato progetti ed autorizzazioni. Così chi ha invece comperato dovrebbe -purtroppo il condizionale è d’obbligo- aver ricevuto la stessa cosa dal precedente proprietario.
Se non è così, o ci sono ragionevoli dubbi sulla completezza della documentazione non resta che chiedere al comune l’accesso agli atti. Si tratta della richiesta di visione ed estrazione dei documenti ufficiali rilasciati e/o depositati in relazione all’edificio che ci interessa.
Un semplice esame di quanto acquisito dovrebbe già darci alcune utili indicazioni, se non altro se vi sono macroscopiche differenze. Generalmente però ciò non è sufficiente a dirimere tutti i dubbi, è opportuno acquisire il parere di un professionista.
Il costo, se tutto è in regola e si ha perciò la cosiddetta conformità edilizia, non potrà che essere limitato. Nel malaugurato caso opposto, invece, non resta che incaricare il professionista di redigere quanto serve per sistemare i problemi -ovviamente a condizione che sia possibile… In questo caso la spesa sarà diversa ma sicuramente conveniente se confrontata con l’incremento del valore dell’immobile.
Capito pertanto il motivo per cui è importante possedere edifici legittimi, e quindi perché è conveniente eventualmente ricorrere al Condono edilizio 2024, non resta che attivarsi (anche perché operazioni come la ricerca dei dati in comune ha tempi piuttosto lunghi) per cercare la documentazione ed individuare un professionista che ci segua lungo tutto l’iter che conduce al titolo legittimante.
autore: Massimo Meneghin