Non scomodiamo gli studiosi della psiche umana, e -perché no?- perdoniamoci… Però quella del Condono edilizio 2024 potrebbe rivelarsi un’occasione importante se non irripetibile. Se mai diventeremo un paese normale, non ce ne saranno più… Vero che di condoni ce ne sono già stati tre, ma l’ultimo venti anni fa… se la cosa dovesse ripetersi allo stesso modo, ne riparliamo nel 2044, potete aspettare? Meglio perciò accantonare le false illusioni per concentrarci su ciò che davvero le cose sono, piaccia o no.
Qualcuno -il prestigioso “Ordine degli Ingegneri”- ha sentenziato che circa l’ottanta per cento dei fabbricati ha un problema di legittimità edilizia. In parole povere è presente un abuso edilizio, piccolo in certi casi, più grande in altri,
Di fronte a valori così alti nessuno può chiamarsi fuori! Quattro su cinque illegittimi significa che solo uno su cinque è esente da problemi… Se consideriamo che gli edifici più recenti -generalmente- sono costruiti in modo più rispettoso delle norme e che tra quelli più datati non sono pochi quelli che sono stati oggetto di uno dei tre condoni edilizi emanati in passato, non resta che ritenere “a rischio” la stragrande maggioranza degli edifici non nuovi o non ristrutturati di recente.
Poco importa se non abbiamo eseguito nessuna modifica al fabbricato, gli abusi edilizi -piccoli o grandi che siano- sono di solito realizzati in fase di costruzione o di ristrutturazione. Il fatto che abbiamo sempre visto il fabbricato in queste condizioni non significa che sia legittimo! Allo stesso modo, se riteniamo (o ci hanno detto… chi?) che le “piccole” modifiche apportate sono liberalizzate o trascurabili, ciò non implica che siamo nel giusto!
Non scomodiamo i BIAS cognitivi o altro, acquisiamo però la consapevolezza della possibilità di avere un problema, probabilmente pure il modo per risolverlo. Appunto ricorrendo al Condono edilizio 2024!
autore: Massimo Meneghin