Dal punto di vista economico, conviene condonare!
La questione del Condono edilizio 2024 è chiara. Per molti di noi la casa di proprietà è il bene più importante che possediamo. Altri di fabbricati ne possiedono diversi, alcuni anche molti, sempre però si tratta di “cose” di valore cospicuo, quasi mai trascurabile.
Chiarito perciò che i valori sono di tanti tipi, a cominciare da quelli affettivi, noi qui -senza nulla togliere agli altri- non possiamo che limitarci a quelli economici, che si misurano in moneta corrente, da noi gli euro. Banalmente: ciò che da questo punto di vista vale è solo ciò che può essere scambiato con denaro, cioè venduto. Peccato che una norma dello stato lo proibisca in presenza di abusi edilizi! Da questo banale assunto deriva che la presenza di differenza tra il progetto approvato e quanto realizzato genera un ostacolo alIa compravendita -ma anche alla donazione– che è meglio valutare preventivamente.
Il fatto che si continui a vendere (e quindi anche a comperare…) dichiarando che non vi sono abusi ma che tutto è regolare (un falso davanti al notaio, che ci certifica come autori di questo capolavoro!), assumendosene la responsabilità, non è operazione consigliabile. La scarsa efficacia ed efficienza degli strumenti di controllo che caratterizzano il nostro paese consentono, infatti, a molti di farla franca. Se però siamo corretti non dovremmo farlo, e nemmeno se consideriamo più prosaicamente i rischi! Se siamo “disinvolti” ci conviene per lo meno considerare che nel caso l’acquirente ristrutturi quanto comperato eventuali problemi non potranno che emergere immediatamente. Il risultato non potrà che essere variabile in funzione dell’entità del problema: dalla sanatoria a spese del venditore alla riduzione del prezzo, fino all’annullamento del rogito, sempre con accollo delle spese. Il giochino rischia perciò di rivelarsi piuttosto costoso! Meglio valutare il ricorso al Condono edilizio 2024.
autore: Massimo Meneghin